Le tempistiche per ricevere i rimborsi fiscali si accorciano sempre di più, passando da i 103 giorni nel 2017 agli 82 giorni nel 2018. Sono questi i dati e le statistiche pubblicate dal MEF. Finalmente una buona notizia, non si dovrà più aspettare un’infinità per ricevere i rimborsi fiscali che ci spettano.
Rimborsi Iva diventano sempre più tempestivi
Finalmente una buona notizia. I tempi di attesa per ricevere i rimborsi IVA sono passati dai 103 giorni nel 2017 agli 82 giorni nel 2018. Inoltre, nella maggior parte dei casi, sono addirittura sufficienti non più di 46 giorni. In più, c’è anche la diminuzione della tempistica tra l’approvazione ed erogazione del rimborso, passando dai 25 giorni nel 2017 ai 7 giorni nel 2018, con una riduzione che in percentuale è pari al 72%. Sono questi i dati pubblicati dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanza).
Negli ultimi anni, il tempo per ricevere i rimborsi fiscali si è accorciato notevolmente. Di fatti, proprio ultimamente, l’Amministrazione finanziaria ha lavorato sulla diminuzione dei tempi di attesa per ricevere vari rimborsi fiscali. Questo al fine di rafforzare i rapporti sia con i cittadini che con le imprese. Il tutto è stato reso possibile, grazie all’inserimento di un sistema di valutazione del livello di rischio dei contribuenti, ma anche grazie a nuove e tempestive modalità di pagamento introdotte, pagamento che dal 1 gennaio 2018 viene effettuato in maniera diretta dall’Agenzia delle Entrate.
I motivi che hanno reso possibile accelerare la tempistica dei rimborsi
I tempi di attesa per l’erogazione dei rimborsi IVA sono diminuiti nel corso degli ultimi anni. Come mai è stato possibile tutto questo? Questa accelerazione è stata possibile grazie all’introduzione di un sistema di valutazione del livello di rischio dei contribuenti e dall’introduzione di nuove forme di pagamento, che a partire dal 1 gennaio 2018 vede direttamente l’Agenzia delle Entrate addetta al pagamento.
- Sistema di valutazione del rischio. Novità che analizza il livello di rischio dei contribuenti, riducendo così adempimenti e tempistica. L’analisi del rischio è stata introdotta dal D.L. n. 35 del 2013 con conseguente circolare da parte dell’Agenzia delle Entrate n.5/E del 2014. L’analisi del rischio è una procedura che fornisce ad ogni contribuente un punteggio in base alla correttezza fiscale ed in base al rimborso richiesto. Inoltre, è anche in base al livello di rischio calcolato, che dipende l’attività di controllo preliminare.
- Pagamenti erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate dal 1 gennaio 2018. Novità in campo di erogazione dei rimborsi Iva, che ha accorciato notevolmente i tempi di attesa e le procedure di erogazione stessa.
Tempi di attesa inferiori per i contribuenti a basso rischio IVA
I tempi di attesa per ricevere i rimborsi fiscali, si accorciano ancora di più se ci riferiamo ai contribuenti a basso rischio IVA. Di fatto, nel caso di richiesta rimborso IVA, la maggior parte dei contribuenti richiedenti rimborsi, non ricevono la richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate di ulteriore documentazione, questo perché classificati come contribuenti a basso rischio. Secondo le statistiche pubblicate dal Mef il 18 febbraio 2019, solamente per il 48,1% dei rimborsi che sono stati trattati nel 2018, l’Agenzia delle Entrate ha richiesto ulteriore documentazione.
Tuttavia, in generale i contribuenti a basso rischio devono attendere poco più di 1 mese, nello specifico 46 giorni, per ottenere i rimborsi fiscali giustamente richiesti. Sono dati che rendono felici cittadini ed imprese, che fino a poco tempo fa dovevano armarsi di pazienza ed aspettare molto tempo prima di poter ricevere il rimborso richiesto. Gran parte del tempo si perdeva tra l’approvazione della domanda di rimborso e l’erogazione del rimborso stesso. Tempo che oggi è stato ridotto notevolmente, che ci fa ben sperare in un’ulteriore riduzione nel corso degli anni.